Gin 72 la più piccola distilleria del Mondo
Di Alessandra Ros
Riccardo di origine Bolognese e Majorero d’adozione è arrivato a Fuerteventura nel lontano 2002, come molti amanti del surf non ha saputo resistere alle onde che l’isola offre. Trasferitosi qui, ha deciso dopo aver aperto diverse attività, di dedicarsi alla sua vera e propia passione.
Conosciamo meglio la sua storia.
Riccardo com’è nata l’idea di aprire una distilleria a Fuerteventura?
Da sempre ho distillato grappe, vino e diversi tipi di alcolici, ma sempre a livello privato o al massimo per qualche sagra di paese, poi mi sono reso conto che a Fuerteventura non c’era una distilleria e da li è partita una sfida interiore, la prima cosa da capire era se non c’era nulla del genere perchè non c’era domanda o perchè nessuno ci aveva ancora pensato. Poi mi sono reso conto che era un mondo sconosciuto infatti, non è stato semplice a livello burocratico perchè non sapevano cosa fosse realmente una distilleria e ho dovuto aspettare un anno e due mesi per i permessi. Ho deciso di creare un prodotto come il gin perchè mi veniva molto bene e così facendo è nato il primo gin dell’ arcipelago Canario con il sistema London Dry un top di gamma nella distillazione del gin.
Da dove provengono le materie prime del tuo Gin 72?
Purtoppo alle Canarie è impossibile fare un gin Km 0, a causa della mancanza dell’elemento principale cioè il ginepro. Il ginepro del nostro gin proviene dalla Sardegna, nella parte sud ovest, nelle vicinanze di Salinas. I ginepri in quella zona della Sardegna crescono su dune del deserto in prossimità del mare, presentando le stesse caratteristiche climatiche e fisiche a livello geografico di Fuerteventura. Il Gin72 presenta al suo interno 16 botaniche tra fresce e disidratate tra cui: ginepro, cardamomo, anice stellato, semi di finocchio, coriandolo, zenzero fresco, scorza di limone, lime, pepe rosa (che proviene da delle piante spontanee autoctone dell’isola), liquirizia proviente da Rossano Calabro dove si trova la liquirizia più buona al mondo e un’alga che raccogliamo qui sulla costa nord di Fuerteventura che si chiama Latino Palmera Palmaria detta anche alga dulce che rende il Gin 72 uno dei 4 gin al Mondo che hanno un’alga all’interno della ricetta. Quest’alga ha un sapore dolce e leggermente affumicato, ma dopo essere disidratata si crea una cappa di sale in superficie che va ad equilibrare tutto il composto. Inoltre sedano fresco, salvia pompelmo maracuyá e mela verde granizzata.
Riccardo, cosa racconta il tuo logo?
Prima di iniziare quest’avventura , facevo il fotografo per una nota agenzia di pubblicità italiana. L’elefante rappresenta per me la fortuna non solo come simbolo, ma anche per una foto che ho realizzato in Sud Africa e che rappresentava un elefante. Quella foto riprodotta su riviste e cartelloni pubblicitari in tutta Italia, ha avuto molto successo nel 2007-2008 e quindi considero l’elefante come un símbolo di fortuna. La benda da pirata invece rappresenta un po’ gli inizi della mia aventura, infatti come ho giá detto precedentemente, per avere tutti i permessi necessari ad aprire abbiamo dovuto aspettare un anno e due mesi e proprio in quel periodo ho cominciato la produzione del Gin72. Il giorno che sono arrivati i permessi ero giá pronto a vendere, quindi la benda da pirata è proprio per non dimenticare gli inizi e da dove veniamo. Quando parlai con il grafico dell’agenzia di pubblicitá per cui lavoravo, che avrei voluto fare un gin e dedicarmi a questo mondo, inizialmente non ci credeva, ma poi si è messo a disposizione e mi ha presentato due bozzetti per il mio logo. È stato amore a prima vista, la prima opzione che mi ha presentato rappresentava esattamente cosa volevo trasmettere attraverso il mio prodotto. Raccontava una stora, la mia.
Da quand’è che la tua distilleria è qualificata come la pìù piccola del Mondo?
È una storia curiosa, in realtà lo siamo sempre stati perche non esiste al Mondo una distilleria di 48mq. La cosa curiosa è come lo abbiamo scoperto: nel periodo natalizio del 2018, stavo imbottiglianto alla mattina presto di un sabato, ad un certo punto apre la porta un signore simile a Sean Connery dicendo: “questa è la distilleria più piccola del Mondo”. Inizialmente pensavo fosse un un ubriaco reduce di qualche festa del venerdì sera, ma poi ha cominciato a farmi domande più specifiche, sulla produzione, sugli alambicchi e mi sono reso conto che era molto ferrato sull’argomento. Insomma, questo signore è risultato essere uno dei primi dirigente di DIAGEO una multinazionale inglese che opera nel settore di bevande alcoliche e lui era l’addetto a scoprire nuove distillerie da rilevare per l’impresa nel Mondo. Successivamente mi ha dato i contatti per scrivere al Guinness World Record, gli scrissi e mi comunicarono che non esiste una un premio per questa categoría specifica, ma che posso tranquilamente scriverle di esserlo perchè nel terminal non esiste nessun altra distilleria di gin e whisky più piccola della mia.
Organzzi laboratori didattici, come possiamo partecipare e dove ti troviamo online?
I nostri laboratori sono ogni settimana e sono disponibili in tre lingue diverse (italiano-spagnolo-inglese) si possono prenotare direttamente online https://www.airbnb.it/experiences/392111?source=homes_pdp dove troverete tutte le date e i prezzi. Inoltre abbiamo iniziato ad esportare il nostro gin anche in Italia dal sito https://www.mavidrink.it/it/prodotto/premium-dimportazione-8/gin-73/gin-72-london-dry-43-cl70-919.aspx e sta funzionando molto bene.
Volevo chiudere quest’intervista con i tuoi progetti per il futuro, cosa bolle in pentola?
Sicuramente potenziare il settore estero, per ora siamo in Olanda, Repubblica Ceca, Germania, ma soprattutto Italia dove mi piacerebbe iniziare una produzione diretta per potenziare le vendite e abbassare i costi di spedizione che dalle Canarie sono ancora abastanza alti.