Daura Flores ed il suo omaggio artistico alla cultura canaria

Di Alessandra Ros

Daura Flores è un’artista di Gran Canaria, con base a Fuerteventura che attraverso uno studio attento e accurato delle sue radici e delle origini del popolo canario, ha trasformato le sue opere in omaggi alla cultura bereber e indígena canaria. Daura è riuscita ad unire arte e storia in chiave moderna ed enigmatica attraverso figure androgene, che rappresentano l’anima di Fuerteventura.

Daura, com’è nata la tua passione per la pittura?

Fin da piccolina ero incuriosita dalla pittura e dal mondo dell’arte in generale. Con il passare degli anni si è convertito in una via di fuga, crescita e anche antistress.

DAURA FLORES

Chi sono i protagonisti delle tue opere e come si sono evoluti nel tempo?

Io mi dedico principalmente alla pittura figurativa, le figure umane sono quelle che mi interessano di più, è ciò che ho sempre dipinto, sperimentando diverse forme e particolari fino ad arrivare ai volti, dove poi mi sono soffermata fino ad oggi. Questi volti sono stati soggetti ad approfonditi studi e sono mutati nel corso degli anni. Ho iniziato ad investigare sulle mie origini, le origini della mia cultura e della cultura aborigena canaria, proveniente dal popolo nordafricano bereber che una volta insediato nelle isole canarie venne nominato popolo guanche. Ho scoperto poi che queste antiche popolazioni indigene si tatuavano, cosa pervenuta in alcuni affresci rupestri trovati nelle grotte dell’isola. Questa forma di decorare volti e corpi spesso era legata a degli aspetti magici e superstiziosi, come per esempio togliere il malocchio, tenere lontano gli spiriti malvagi o in altri casi per cottraddistinguere i diversi clan. Tutto questo l’ho voluto rappresentrare nelle mie opere, omaggiando così non solo le mie origini, ma quelle di tutto il popolo canario.

Una particolarità delle tue opere sono gli azzurri che si fondono tra loro e gli occhi dei volti sempre di un colore diverso dall’altro, cosa vuoi trasmettere attraverso ciò?

L’azzurro è un colore che mi piace molto, sicuramente sono molto influenzata dal colore delle sfumature del mare e del cielo di Fuerteventura. Anche la leggenda di Modigliani mi ha segnata molto. Stando a quel che si dice, spesso nelle sue opere lasciava gli occhi vuoti perchè, non voleva dipingere gli occhi prima di conoscere l’anima della persona che rappresentava. Questa cosa mi ha influenzata molto e col tempo l’ho assorbita riadattandola a quello che stavo cercando con le mie opere. Alcuni dei volti che rappresento hanno un occhio nero e uno bianco proprio per mantenere la neutralità ed allo stesso tempo vogliono rappresentare il bene e il male, lo Yin e Yang che ognuno di noi ha dentro.

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A livello culturale e artistico credi che Fueteventura abbia un potenziale e lo sappia valorizzare?

Si e no, non c’è molto movimiento culturale, ma non è inesistente perchè ci sono molti artisti. I centri d’arte più importanti di Fuerteventura sono: il Centro de arte Juan Ismael a Puerto del Rosario e Casa Manè nel comune de La Oliva dove è ora esposto il mio progetto: Miradas Ancestrales. Oltre a questi centri sull’isola possiamo trovare ristoranti-gallerie come ad esempio il Ristorante 722 GRADI a Lajares e molti altri. Tuttavia Lajares, se pur di piccole dimensioni, resta un centro artistico di riferimento per tutta Fuerteventura; inoltre l’isola offre diversi mercatini artigianali, molto amati dai turisti, è un altro modo per avvicinare l’arte alla gente e dove si possono conoscere molti artisti locali.

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I turisti che arrivano a Fuerteventura sono interessati all’arte autoctona?

L’isola è venduta come un posto di mare surf e yoga, quindi il turismo che arriva qui fa fatica a spostarsi per gli appuntamenti artistici. Le nazionalità più interessate sono Germania ed Olanda, questo è curioso dato che la comunità ed il turismo italiano hanno una presenza molto forte sull’isola ed una cultura decisamente legata all’arte; ma come ho gia detto prima l’isola è venduta come un paradiso di spiagge e sport, quindi l’interesse artistico da parte del turista passa un po’ in secondo piano.

Tu insegni pittura, chi frequenta i tuoi corsi?

Si, io insegno disegno lavori manuali e pittura in un laboratorio al centro sportivo di Corralejo a bambini ed adulti. Vedere bambini sperimentare e divertirsi imparando ed adulti che si lasciano andare alla fantasia è una sensazione appagante. Corralejo è multiculturale ed i corsi sono frequentati da tante e diverse culture spesso fuse tra loro: questo li rende ancora più speciali.

Dove possiamo trovarti online?

Attraverso la mia pagina Facebook: Daura Flores e il profilo Instagram

@dauraflores