All’ingegnere tedesco si deve anche la costruzione di un aerodromo al faro de Jandia, progettato per essere usato dagli amici cacciatori di Winter, ma in realtà (sembra) utilizzato dagli aerei militari spagnoli come punto di rifornimento e/o emergenza.

gustav winter

Con l’inizio del turismo negli anni ’60 Don Gustavo promosse lo sviluppo del pueblo di Puertito de la Cruz, attirando diversi imprenditori tedeschi. Nel 1966 tre ingegneri tedeschi progettarono e costruirono il primo hotel per turisti tedeschi: il Casa Atlantica, approvato da Don Gustavo ed appoggiato dai suoi nuovi piani urbanistici per Solana de Jandía e El Matorral. Il grande lavoro di Gustavo Winter fu anche quello di investire nelle infrastrutture isolane: a lui si devono il progetti, i materiali e la costruzione della via principale, la chiesa – scuola (1950) con il conseguente arrivo di maestri e professori (1951), l’attivazione di una mensa scolastica infantile e di un centro sanitario (1955); attraverso il Patronato Benefico Edile Francisco Franco donò 74.000 metri quadri di terreno, per la costruzione di abitazioni da donare ai più bisognosi, agli studenti ed ai maestri della scuola (vi si costruirono 250 proprietà – oggi sarebbero le strade principali di Morro Jable: las calles Nuestra Señora del Carmen, Senador Velázquez Cabrera, Maxorata, Avenida del Faro, etc…); donò anche 85.000 metri quadri per la costruzione di un’Istituto Sociale della Marina, edifici comunali, ambulatori, centri culturali, parchi da gioco, centrali telefonica ed elettrica.

Gustav Winter morì nel 1971 a Las Palmas de Gran Canaria. La famiglia riuscì, negli anni, a vendere tutte le proprietà di Don Gustavo, anche la Villa, che, trovandosi all’interno di un Parco Naturale, verrà’ probabilmente trasformata in piccolo hotel o museo.

L’OSCURA LEGGENDA

Don Gustavo fu protagonista di una leggenda mai risolta, nemmeno dagli studiosi. Secondo quanto si racconta,Villa Winter – semifortificata – era stata appositamente costruita a Cofete (luogo abbastanza isolato) per essere utilizzata dai sottomarini tedeschi durante la Guerra come rifugio e punto di rifornimento. La torretta della casa, inoltre, sarebbe servita da faro segnaletico per gli aerei tedeschi, come testimoniato da un pilota della RAF che confessò di averne abbattuto uno proprio nei pressi del palazzetto.

gustav winter

Il tutto risulta coerente con l’isolamento del luogo e la costruzione di un’infermeria, realizzati con l’appoggio e protezione del regime franchista, che inviava soldati a casa di Don Gustavo per mantenere le attività sotto controllo. Si è anche pensato che la casa di Cofete sia stata progettata per essere l’ultimo rifugio di Hitler ed Eva Braun. Tutto ciò spiegherebbe anche come mai la casa non fu mai abitata dalla famiglia Winter, ed il fatto che Winter sia stato reclutato come ingegnere dalla Marina tedesca. Quando, però i tedeschi fuggirono dalle Canarie, abbandonarono Winter al suo destino…che fu quello di rifugiarsi ancora una volta in Spagna, dove conobbe Elisabeth Althaus, sua futura moglie.

Dopo la disfatta di Hitler, Winter perse tutte le sue proprietà, ed il suo nome iniziò ad apparire nelle liste delle spie tedesche coperte dal regime spagnolo. In questa lista Winter viene descritto come “Un agente tedesco incaricato di mantenere operativo un punto di osservazione e di rifornire i sottomarini tedeschi”. Solo nel 1947 gli alleati permisero alla famiglia Winter di tornare alle Canarie.

gustav winter

Gustav Winter è scomparso da oltre 30 anni, dopo averne abitati altrettanti nella regione più isolata della Canarie. Il suo segreto, se c’è stato, non è mai stato scoperto, ed a Jandía la popolazione crede ancora che esistano tunnel sotterranei che portano dal mare alle cantine di Villa Winter. Che sia stato o meno spia di Hitler, la leggenda di Don Gustavo gode ancora oggi di ottima salute.