La pizzeria di Marco a Fuerteventura: “PizzArt”

Determinazione, volontà, coraggio e tanta, tanta voglia di cambiare per far vivere i propri cari in un contesto diverso da quello italiano e con un unico obiettivo: migliorare la propria qualità di vita.
Sono già diversi mesi che Marco Todaro vive con la sua famiglia a Caleta de Fuste, a Fuerteventura. La scelta del posto è avvenuta con cura e solo dopo diversi sopralluoghi, come dovrebbe essere in un trasferimento. “PizzArt” è la pizzeria che Marco ha aperto in loco, un posto dove vengono sfornate ottime pizze che deliziano i palati di residenti e turisti dell’isola. L’apertura dell’attività si è rivelata una nuova sfida per Marco, un’opportunità che l’isola gli ha offerto. Un’isola che gli ha trasmesso nuova linfa, nuova energia positiva e che gli ha fatto riscoprire la voglia di creare e costruire.

Marco, di dove sei originario?
Sono originario della provincia di Monza e Brianza, più precisamente Limbiate, anche se in realtà le origini paterne sono pugliesi e quelle materne siciliane.

Da quanto tempo ti sei trasferito a Fuerteventura?
Mi sono trasferito a Fuerteventura a fine agosto del 2014, dapprima a Puerto del Rosario, successivamente a Caleta de Fuste.

Qual è stata la molla che ti ha spinto a lasciare l’Italia?
La voglia di cambiare e far crescere la mia famiglia in un luogo diverso da quello che oggi è l’Italia, ovvero un Paese triste e arido dove tutto ciò che c’è di bello viene distrutto sul nascere. Al giorno d’oggi nel “nostro Paese” nascono sempre meno imprese perché c’è il timore di avviare una nuova attività e quelle esistenti spostano le proprie sedi altrove. Questo Paese non mi rappresentava più in quanto, personalmente, sono una persona solare e positiva, tutto il contrario dell’aria che ormai si respirava e si respira in Italia. Questa è stata la molla…

Trasferirsi con la famiglia comporta sicuramente maggiori difficoltà rispetto a quando ci si trasferisce da soli. Come siete riusciti a programmare tutto?
E’ vero, spostarsi con tutta la famiglia comporta molte difficoltà e molti sacrifici, ma se vuoi davvero qualcosa riesci a superare tutti gli ostacoli che ti si pongono davanti e quando arrivi alla meta la soddisfazione è doppia. Oggi posso dire con certezza che dopo pochi mesi dal trasferimento, i bimbi si sono integrati benissimo a scuola, hanno fatto nuove amicizie, padroneggiano la lingua come se fosse loro. Per farla breve è come se avessero vissuto da sempre su questa magnifica isola.pizzeria italiana fuerteventura

Conoscevi già il posto? Hai fatto dei sopralluoghi preventivi?
Siamo venuti cinque volte prima del trasferimento definitivo e con cura abbiamo scelto la città dove stabilirci, dopo aver girato tutta l’isola diverse volte.

Quali erano i tuoi dubbi alla partenza?
La paura più grande e anche l’unica direi, riguardava i miei figli. Temevo che non riuscissero ad integrarsi con il territorio, con la scuola e soprattutto che avessero difficoltà con la lingua, ma come ho detto prima: esame superato alla grande!

Di cosa ti occupavi in Italia e di cosa ti occupi ora?
In Italia lavoravo nel settore immobiliare, ora nel campo della ristorazione. In realtà il mio ruolo non è cambiato molto. Gestisco la mia azienda come facevo in Italia, solo che nel settore immobiliare gestivo personalmente e trasmettevo le mie competenze ai miei dipendenti, ora in pizzeria sono la mente (mi occupo di ampliare il più possibile il numero di clienti attraverso azioni mirate di marketing e studio del territorio, oltre chiaramente ad occuparmi della parte amministrativa e degli ordini) e il mio braccio, ovvero il mio bravissimo pizzaiolo, si occupa di sfornare ottime pizze napoletane che a poche settimane dall’apertura già deliziano i palati di residenti e turisti dell’isola.

Quanto è stato complicato avviare un’attività alle Canarie?
Sinceramente penso che in realtà non sia il posto a rendere complicato l’avviamento di un’attività. Le difficoltà ci sono in ogni parte del mondo, basta rimboccarsi le maniche e tutto si supera. Anche alle Canarie nessuno ti regala nulla, quello che guadagni te lo devi sudare.

L’attività l’hai avviata ex novo o l’hai rilevata?
No, ho iniziato praticamente da zero. Mi piacciono le nuove sfide. Non mi piace portare avanti i successi altrui o risollevarne le sorti.

Ti sei affidato a qualcuno per lo svolgimento delle pratiche burocratiche?
In gran parte ho fatto tutto da solo. Per tutto il resto mi sono affidato alla mia commercialista, competente e preparata su qualsiasi cosa.

Trasferirsi, aprire un’attività all’estero è il sogno di molti. Come sei riuscito a renderlo realtà? Quanto è importante la determinazione per arrivare a realizzare un sogno come il tuo?
E’ importante al 110%. Non ci sono parole da aggiungere.

Come si vive a Caleta?
Per il momento a Caleta, personalmente parlando, si vive molto bene. Purtroppo ci vivo ancora da poco tempo per poter fare un bilancio preciso. L’ unica cosa di cui sono certo è che mi piace molto e poi, essendo piccola, le voci sia positive che negative girano in fretta e questo secondo me è solo un bene.

Come è cambiata la vostra vita da quando vi siete trasferiti?
Siamo ancora in fase di cambiamento. Sto cercando di raggiungere ciò che mi sono prefissato: migliorare la nostra qualità di vita.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Ora mi chiedi troppo. Molte cose mi girano in testa. Sicuramente l’aria di Fuerteventura mi ha fatto riscoprire la voglia di creare, costruire, di informarmi ed informare come facevo un tempo. In buona sostanza mi ha dato nuova linfa. Sento scorrere dentro di me energia positiva ed anche se non sono un surfista, ho voglia di cavalcare l’onda e di sfruttare l’opportunità che quest’ isola mi sta offrendo. Vorrei concludere con un consiglio rivolto a tutti coloro che desiderano trasferirsi. Ricordate che non è tutto oro quello che luccica. Purtroppo in questi mesi ho conosciuto (per fortuna poche) delle persone poco raccomandabili che sembrava volessero aiutarmi ed invece erano pronti a darmi una bella fregatura. Per mia fortuna me ne sono accorto in tempo. Quindi: occhi sempre aperti e suerte a todos.

marco.todaro81@libero.it
https://www.facebook.com/pizzartcaletadefuste?fref=ts

A cura di Nicole Cascione